LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA
Tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che danzava tra le nuvole.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, infastidita, gli chiese:
- Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-
- Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo.
La luna, allora, impietosita, cominciò lentamente a gonfiarsi fino a diventare grande e luminosissima.
- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il lupo cominciò a vagare e dopo un pò ritrovò il piccolo, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte a sé e, felice ed emozionato, ringraziò volte la luna e poi ritornò felice nella sua tana insieme al suo lupacchiotto.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi regalarono alla luna il dono di diventare tonda e luminosa, ogni trenta giorni, per dare la possibilità ai cuccioli del mondo intero, che si sono persi allontanandosi da casa, di alzare gli occhi al cielo, ammirarla in tutto il suo splendore, e ritrovare la strada.
I lupi lo sanno, ed ogni volta ululano festosi alla luna piena per ringraziarla.
[
Fonte ]