| Charles Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 – Parigi, 31 agosto 1867) è stato un poeta, scrittore, critico letterario e traduttore francese.
Il personaggio : Il personaggio "Charles Baudelaire" ha alimentato il mito del bohemien, lo studente povero o presunto tale, amante dei piaceri notturni, dell'assenzio e delle novità in fatto di costumi e di arte. Generazioni di studenti e di poeti si sono ispirati e ancora oggi si ispirano al poeta parigino. Figura in parte contrapposta in parte collocata al fianco del Dandy, Baudelaire incarna quella visione di gioventù romantica dedita all'eccesso e alla poesia, un po' cupa e rivoluzionaria. Da sempre l'autore dei "Fiori del male" è stato assunto a vessilo della contrapposizione produttiva, di quel mito romantico che vede nel giovane che si allontana dalla famiglia e che si dedica a droghe ed ad alcol non un problema della "societas" ma un portatore di nuovo ed un artista. Baudelaire infatti con i suoi scritti e la sua vita rappresenta tutt'oggi la figura dell'artista maledetto, figura che segna ancora profondamente la visione dell'intellettuale e del poeta ai giorni nostri.
Simbolismo e allegorismo : Il senso di disagio provocato dalla violenta trasformazione socio-economica dell'Ottocento si è manifestato in due diverse poetiche nell'opera di Baudelaire. La prima, quella del simbolismo, è generata da un grande desiderio di ritrovare quel forte legame tra le società pre-industriali e la natura. Sono poste in risalto le analogie tra uomo e natura e sono accostati i diversi messaggi sensoriali provenienti dal mondo naturale, espressi attraverso la figura retorica della sinestesia.
La seconda, l'allegorismo, deriva dal tentativo di sottolineare il profondo distacco della vita rispetto alla nuova realtà industriale, proponendo al lettore spunti di riflessione che richiedono un'attività razionale per essere compresi.
Frasi celebri: [modifica] La più grande astuzia del diavolo è quella di far credere al mondo di non esistere.
Chi beve solo acqua ha qualcosa da nascondere.
Sono uno di quei derelitti condannati all'eterno riso ma incapaci di sorridere.
Le opere principali : La Fanfarlo, 1847, novella L'Arte romantica, 1852, raccolta di articoli e saggi I fiori del male, 1857 I Paradisi artificiali, 1860, saggio Il pittore della vita moderna, 1863 Il mio cuore messo a nudo, 1864 Curiosità estetiche, 1868, raccolta di articoli e saggi Lo spleen di Parigi, 1855-1869
(fonte Wikipedia)
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